Cosa Visitare
Ambienti indimenticabili, colori e toni soffusi per un soggiorno unico.
Orbetello
L’Hotel situato nel centro storico di Orbetello, si affaccia sull’incantevole laguna di Orbetello, in prossimità della famosissima “Costa d’Argento”. Orbetello è una caratteristica cittadina della Maremma che offre ai turisti attrattive naturalistiche, archeologiche ed eno-gastronomiche di primo livello. Orbetello è circondata per tre lati dall'omonima laguna, che situata lungo le rotte migratorie, è meta di numerose specie di avifauna. Orbetello è stata abitata fin dall'antichità (ancora visibili sono parti delle mura difensive etrusche) e conobbe un periodo di particolare importanza durante la dominazione spagnola, quando fu creato (1557) lo Stato dei Presidi. Passeggiando nel grazioso e pianeggiante centro abitato dentro le mura, potrete visitare le antiche porte di accesso, la polveriera Guzman, il palazzo del Governatore, il Duomo e le chiese di Santa Maria delle Grazie, San Francesco e San Giuseppe. Fuori le mura troverete il parco dell'idroscalo e l'ultimo rimasto dei nove mulini spagnoli. La cittadina di Orbetello è collegata tramite una pista ciclabile con la riserva forestale della Feniglia, una spiaggia lunga 6 km che separa la laguna dal mare aperto, caratterizzata da una rigogliosa pineta nella quale numerosi daini vivono in totale libertà. Infine vi suggeriamo di salire al convento dei passionisti sull'Argentario, per ammirare dall'alto uno splendido panorama su Orbetello e la sua laguna. La parte che sia affaccia sulla laguna è invece dotata di capanni per l'osservazione ornitologica. È presente anche un sentiero natura per non vedenti con un corrimano e postazioni olfattive e tattili. La vegetazione è composta da pini marittimi, pini domestici, sughere, lecci, gigli marini, ginepri ed arbusti della macchia mediterranea. La flora è composta invece da molti daini, alcuni cinghiali, volpi, tassi, donnole ed altri roditori; l'avifauna infine conta numerosissime specie. Lungo il sentiero troverete anche la stele in memoria del Caravaggio, sembra infatti che nel 1609 il celebre pittore fu trovato moribondo su questa spiaggia, per poi morire subito dopo nell'ospedale di Porto Ercole.
Nei dintorni
Riserva Naturale Duna Feniglia
Un paio di chilometri prima di entrare a Porto Ercole, seguite le indicazione per la spiaggia della Feniglia, lasciate la macchina nei parcheggi e proseguite a piedi o in bicicletta (si possono noleggiare anche sul posto) per l'accesso alla Riserva Naturale Duna Feniglia. Si tratta di una duna lunga 6/7 chilometri per una superficie di 474 ettari e separa il mare aperto dalla laguna di levante di Orbetello. Ideale zona per correre o passeggiare a piedi ed in bicicletta in mezzo al verde, è presente un percorso con attrezzi ginnici in legno, ed anche nelle giornate più calde l'ombra dei pini vi regala una piacevole frescura. Ad intervalli regolari si aprono dei sentieri che conducono direttamente sulla spiaggia. La parte che sia affaccia sulla laguna è invece dotata di capanni per l'osservazione ornitologica. È presente anche un sentiero natura per non vedenti con un corrimano e postazioni olfattive e tattili. La vegetazione è composta da pini marittimi, pini domestici, sughere, lecci, gigli marini, ginepri ed arbusti della macchia mediterranea. La flora è composta invece da molti daini, alcuni cinghiali, volpi, tassi, donnole ed altri roditori; l'avifauna infine conta numerosissime specie. Lungo il sentiero troverete anche la stele in memoria del Caravaggio, sembra infatti che nel 1609 il celebre pittore fu trovato moribondo su questa spiaggia, per poi morire subito dopo nell'ospedale di Porto Ercole.
Ansedonia - Antica città Romana di Cosa
La colonia romana di Cosa si trova sulla sommità del promontorio di Ansedonia (114 metri s.l.m.) e fu fondata dai romani nel 273 a.C. immediatamente dopo la vittoria dell'impero sugli alleati di Vulci e Volsinii. Il nome di Cosa deriva da Cusia o Cusi, un più antico agglomerato etrusco che sorgeva però più in basso probabilmente dove oggi si trova Orbetello. Tutto l'abitato era circondato da poderose mura che avevano un'estensione di circa 1,5 km, con tre porte di accesso e 17 torri di cui una circolare. Oggi per lunghi tratti le mura sono state liberate dalla vegetazione cresciuta per secoli, e quindi risultano perfettamente visibili i grandi blocchi di costruzione.
Porto Santo Stefano
Capoluogo dell'Argentario, è un pittoresco borgo marinaro e luogo di villeggiatura già apprezzato al tempo della Roma imperiale. Il centro abitato di Porto Santo Stefano si sviluppa lungo i due porti. Il porto commerciale, quello più grande, è il primo che si incontra entrando in paese, vi ormeggiano i pescherecci ed attraccano i traghetti per le isole del Giglio e Giannutri. Il porticciolo della Pilarella invece è il luogo del passeggio e del relax di Porto Santo Stefano. Ci si arriva percorrendo il lungomare disegnato da Giorgetto Giugiaro, qui i tavoli dei bar e dei ristorantini si affacciano sul mare e vi permettono di degustare la cucina locale o di sorseggiare un drink in totale relax ammirando il panorama di questo incantevole borgo marinaro.
Porto Ercole
Porto Ercole è una graziosa località balneare situata sul promontorio dell'Argentario. I primi abitanti di Porto Ercole furono dei pescatori e tutt'oggi passeggiando lungo il porticciolo si incontrano vecchi lupi di mare intenti a riparare le reti da pesca. L'antico nucleo abitativo è raccolto dentro le mura ai piedi della Rocca Spagnola, vi suggeriamo di attraversare la porta pisana e fare una passeggiata nel cuore del borgo tra vicoli, piazzette che si affacciano sul mare e scalinate che vi condurranno alla chiesetta e successivamente alla Rocca; l'impossibilità di accesso per le auto vi consente di ammirare il paesaggio accompagnati dai soli rumori del mare e dei gabbiani. Con il passare degli anni il paese si è poi sviluppato lungo la baia naturale che va a formare il porto, qui potrete invece fare una passeggiata sul lungomare, dove si alternano bar e ristoranti con terrazze sul mare e negozi ricavati da quelli che un tempo erano magazzini di pescatori. Alla fine del lungomare potrete ancora osservare i cantieri dediti ai lavori di riparazione sulle imbarcazioni, e lo sbarco del pesce dai pescherecci in rientro.
Isola del Giglio
Un’isola millenaria da scoprire tra spazi incontaminati e antiche tradizioni. Qui potrete trovare il meglio, dal mare alla natura, dal relax al divertimento; scoprire l’Isola del Giglio non sarà un semplice Tour ma una di quelle esperienze che vi resteranno dentro per tutta la vita. Oltre a spiagge incantevoli e panorami mozzafiato delle coste e dei borghi, è possibile trovare quella “dimensione umana” che una piccola comunità come quella gigliese sa esprimere; quei valori a volte dimenticati che solo in una piccola Isola è possibile ritrovare, immersi in una natura integra, accolti dall’ospitalità e dal calore della gente, avvolti da quella sensazione di assoluta tranquillità che le isole minori del Mediterraneo naturalmente sanno infondere. Appena arrivati nel pittoresco porticciolo con le casette colorate, capirete subito che dell’Isola del Giglio non potrete non innamorarvi. L’Isola del Giglio fa parte oltre che del Parco Nazionale Arcipelago Toscano anche del cosiddetto “Santuario dei Cetacei”, un’aria protetta del Mar Tirreno, istituita nel 1999 grazie ad un accordo tra Italia Francia e Principato di Monaco, con il quale i tre paesi si impegnano a tutelare l’habitat naturale che oggi ospita balenottere, capodogli e delfini. L’Isola, oltre ad acque di un’incredibile trasparenza, offre ai visitatori coste tutte diverse tra loro ed affascinanti. “Al Giglio comandano i venti, le intemperie, la poca terra con le sue rese incostanti. Chi viene qui – molti sono artisti – rimane ammaliato da un’oscura energia. Chi se ne va, ha il sospetto di averla smarrita. Chi torna ha il sospetto di poterla finalmente liberare.” Tutto l'abitato era circondato da poderose mura che avevano un'estensione di circa 1,5 km, con tre porte di accesso e 17 torri di cui una circolare. Oggi per lunghi tratti le mura sono state liberate dalla vegetazione cresciuta per secoli, e quindi risultano perfettamente visibili i grandi blocchi di costruzione.
Parco Regionale della Maremma (Parco dell’Uccellina)
In Maremma le riserve, i parchi e le oasi occupano circa 40.000 ettari e sono parte integrante di un territorio che si contraddistingue per la varietà e la ricchezza dei suoi ambienti naturali. Il più conosciuto è il Parco Naturale della Maremma, esteso per circa 100 kmq, comprende il tratto costiero della Maremma toscana che va dal promontorio di Talamone fino alla foce del fiume Ombrone, ed è delimitato verso l'interno dalla via Aurelia. Un territorio ricco di ecosistemi in cui si presta grande attenzione alla conservazione della biodiversità. La visita è un’esperienza incredibile immersi in una natura avvolgente tra colori, profumi e canti degli uccelli (il Parco della Maremma ospita oltre 270 specie di uccelli), nel periodo estivo potrete anche approfittare per un bel tuffo in mare.
Lago di Burano Oasi WWF
Oasi del WWF nel comune di Capalbio, luogo di svernamento per molte specie di uccelli, è presente un sentiero natura con punti di osservazione. Nella Riserva del Lago di Burano troviamo tutti gli ambienti naturali tipici della Maremma, si trova nel Comune di Capalbio tra Ansedonia ed il Chiarone, istituita nel 1980 è stata la prima Oasi gestita dal WWF. La Riserva copre una superficie di 410 ettari di cui 140 occupati dal lago. Si tratta di un lago salmastro costiero, lungo circa 3 km e separato dal mare da un doppio cordone di dune sabbiose. Sul lago "vigila" la Torre di Buranaccio, una fortificazione realizzata al tempo dello Stato dei Presidi (metà del XVI sec.).
Cascate del Mulino – Terme Libere di Saturnia
Le bellissime Cascatelle di Saturnia, un luogo magico tutto da scoprire, unico per le proprietà delle acque termali, per le piscine calcaree originate dalla cascata e per la natura circostante. Si tratta di un luogo che si è creato naturalmente, grazie all’azione di una cascata di acque solfuree termali generata dal torrente termale del Gorello, dove l’acqua sgorga da una sorgente naturale ad una temperatura di 37,5°C e grazie alla presenza di un particolare elemento, ovvero il Plancton Termale, si caratterizza per gli effetti benefici che ha sulla pelle, e sugli apparati digestivo, circolatorio, motorio e del ricambio. Le cascatelle (così chiamate dai locali) viste da lontano sembrano il disegno di una cartolina, sono un luogo naturale e libero, quindi sono aperte 24 ore al giorno, tutti i giorni, anche in inverno e l’ingresso è gratuito. Presso le cascate del mulino si trovano un bar ed un parcheggio, sempre aperti.
Giardino dei Tarocchi
Il Giardino dei Tarocchi parco artistico realizzato da Niki de Saint Phalle, un giardino esoterico sulla collina di Garavicchio a Capalbio in Maremma Toscana. Nel Giardino dei Tarocchi troverete ciclopiche sculture alte dai 12 ai 15 metri dedicate ai simboli dei tarocchi, un mondo tra sogno e realtà in cui sono raffigurati i 22 arcani maggiori dei tarocchi. Il giardino è un vero e proprio museo a cielo aperto, perfettamente inserito nel paesaggio collinare della Maremma, un parco di eccezionale fascino, unico al mondo, uno degli esempi d'arte ambientale più importanti d'Italia. Per il suo particolare aspetto, la sua delicatezza, e con lo scopo di preservare l'atmosfera magica che si respira nel giardino, le visite sono possibili solo in alcuni periodi dell'anno (da Aprile alla metà di Ottobre). Per le date di apertura ed informazioni vi consigliamo di contattare: fondazione il Giardino dei Tarocchi - 58011 Capalbio (GR) - località Garavicchio - tel 0564 895122 website: www.ilgiardinodeitarocchi.it
Parco Naturalistico Archeologico di Vulci
Al Parco Naturalistico Archeologico potrete ammirare gli scavi archeologici dell’antica metropoli etrusco-romana di Vulci, le nobili tombe etrusche, i reperti esposti nel Museo Nazionale Archeologico, il tutto immerso in una Natura dai tratti incontaminati, che offre colori, suoni ed emozioni sempre diverse. I visitatori possono scegliere di ammirare la Natura e la Storia di Vulci passeggiando con tranquillità lungo uno dei Percorsi segnalati (Percorso Breve, Percorso Lungo o Percorso Natura). E’ inoltre possibile visitare in autonomia, tutti i giorni nell’orario di apertura del parco, la necropoli Settentrionale, dove seguendo un percorso accessibile anche a persone con ridotta capacità motoria, si potranno visitare la Tomba dei Soffitti Intagliati e la Tomba della Sfinge. Possiamo proporvi, in abbinamento con la visita al Parco di Vulci, un buono sconto del 10% sul pranzo presso l’altra nostra alternativa (Hotel Vulci – Ristorante Bar).
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